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16 gennaio 2012

MDC: no alla controriforma

I consumatori per una vera concorrenza

Il Movimento Difesa del Cittadino si schiera decisamente al fianco dei liberi farmacisti contro l’ipotesi di “controriforma” che potrebbe essere approvata nel Dl Liberalizzazioni, il cui risultato alla fine sarebbe “solo quello di togliere un canale alternativo alla distribuzione dei farmaci”. L’allarme è stato lanciato oggi, in conferenza stampa, dalle sigle che riuniscono le parafarmacie: le organizzazioni di categoria hanno evidenziato che se la bozza del decreto Liberalizzazioni fosse confermata si dovrà dire addio a 10mila posti di lavoro, 600 milioni di investimenti e 500 milioni di risparmi annui per i cittadini in virtù degli sconti.

“Evidentemente la lobby dei farmacisti riesce a condizionare anche il governo dei tecnici. Vanno bene le ipotesi di aumento delle farmacie, ma viene meno lo scopo principale di una vera e propria liberalizzazione del settore, uno dei più ricchi e in mano a poche migliaia di privilegiati – afferma il presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo – Le Parafarmacie dovrebbero competere con ulteriori 5.500 farmacie senza avere nemmeno la possibilità di dispensare i farmaci di fascia C. E’ una vera e propria controriforma, una marcia indietro di 5 anni che azzererebbe la sana ventata di concorrenza introdotta nel 2006 col decreto Bersani”.

Preoccupazione esprimono anche Federconsumatori e Adusbef. “Aumentare il numero delle farmacie non basta a determinare una vera concorrenza sul prezzo dei farmaci, né ad allargarne la rete distributiva. È necessario sviluppare e potenziare un canale alternativo, per determinare una reale diminuzione dei prezzi dei farmaci. I primi passi compiuti in questa direzione, con la liberalizzazione dei farmaci da banco, hanno portato risultati importanti, che hanno dimostrato la validità di tale linea di riforma – affermano le due associazioni – Ecco perché, a nostro parere, la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta rimane la strada maestra per venire incontro alle esigenze ed alle aspettative dei consumatori, in quanto permetterebbe risparmi di circa 40 euro annui a famiglia“.

 

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