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18 gennaio 2012

Nuova bozza per il servizio farmaceutico

Contraddizioni, incoerenze e niente per consumatori e parafarmacie

Una nuova bozza è stata resa nota nel pomeriggio di mercoledì, non si sa bene se filtrata per preparare il terreno o sondarne gli umori, Comunque questo è uno "stillicidio" che non fa bene a nessuno, tantomeno al Governo.

Numerose le incoerenze, le perplessità e le iniquità, Prima fra tutte quelle contro giovani e parafarmacie.

La prima contraddizione la rileviamo proprio in apertura della manovra (nell'attuale bozza conosciuta) è nell'articolo 1 (Liberalizzazione delle attività economiche e riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese) ove si afferma che in base all'articolo 41 e alle norme del Trattato europeo sono abrogate tutte le norme che prevedono limitazioni numeriche, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso dell’amministrazione comunque denominati per l’avvio di un’attività economica non giustificati da un interesse generale. Tutto bello, ma peccato che proprio per le farmacie queste limitazioni, pur se ridotte rimangono.

L'articolo 12 si preoccupa dell'accesso dei giovani alle professioni, ma al comma 5, ove è data la possibilità di associarsi per partecipare al concorso per titoli, proprio i giovani saranno tenuti fuori perchè è ben chiaro che chi si associerà lo farà per avere il massimo del punteggio, di conseguenza ad associarsi saranno candidati in possesso di molti anni di attività e quindi di titoli da spendere. Ergo nessun incentivo per  i giovani. Proprio il contrario di ciò che la relazione pone come obbiettivo. Eppure non ci vuole molto per capire che le cose andranno proprio come noi prevediamo. D'altronde appare incostituzionale concedere ad alcuni la possibilità di associarsi ed impedirlo in base all'età ad altri. Contraddizioni e forse tanta scarsa connocenza del settore.

Vantaggi per i consumatori nessuno, gli sconti dei farmaci saranno solo all'interno di un canale, quindi limitati e di "scarso peso". Ben altro sarebbe avvenuto se fosse data la possibilità anche alle parafarmacie di vendere i farmaci di fascia C. Due canali = concorrnza vera.

Il limite dei 12.500 abitanti presente nel primo decreto "Salva Italia" rimane. Un controsenso. Non parole nostre, ma del Ministro per la Salute Balduzzi.

Valutazione dei titoli per chi ha operato nelle parafarmacie non inferiore al 70%. Perchè, perchè non il 100%, di che cosa si ha paura? Quale è la motivazione? Quella della Fofi che ne ha caldeggiato dopo il decreto Bersani l'applicazione?.

Più farmacie, ma meno concorrenza, questa la sintesi di questa nuova versione della manovra che riguarda il servizio farmaceutico e in particolare la distribuzione al dettaglio dei farmaci. Una colossale presa in giro che potrebbe diventare ancora più grande se Federfarma riuscisse nella seconda impresa: alzare il quorum a 3500/4000 abitanti durante il dibattito Parlamentare.

Se questa bozza fosse approvata i problemi sarebbero solo rimandati tra qualche anno. Nel 2015 saranno centomila i farmacisti laureati e anche a loro sembrerà strano che qualcuno possa essere libero imprenditore, mentre lui ugualmente laureato ed abilitato no.

Di certo se solo una farmacia dovesse essere aperta, quel titolare lo dovrà all'eroica resistenza liberale di quei farmacisti che hanno creduto nel libero esercizio della professione, alle organizzazioni delle parafarmacie e, se lo permettete anche alla nostra ventennale attività. Perchè è chiaro che senza il lavoro fatto sino ad oggi nessuno avrebbe regalato un bel niente.

Passando davanti ad una farmacia, futuro titolare di farmacia, sarà atto giusto che tu ti tolga il cappello e ringrazi.

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