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13 settembre 2014

Primo successo della campagna per la moralizzazione della professione

MNLF a Federfarma: esponete i nostri cartelli

Indispettita e polemica Federfarma contesta la campagna per la moralizzazione della professione, ma non può far altro che inviare una circolare alle organizzazioni territoriali ove ricordare le norme contenute nel D.M. 31.3. 2008 e mettere tutti i propri iscritti sull'avviso. Questo dopo che il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ha ufficialmente inviato al Ministero della Salute e all'AIFA una richiesta ufficiale per conoscere i dati in suo possesso relativi alla consegna di farmaci senza la dovuta ricetta medica consegnate in situazioni di urgenza.

Federfarma parla di "eccessivo livore" e tutela della privacy nella circolare e mostra di non aver compreso bene quale è il problema e di quale entità è il fenomeno. Tuttavia l'aver costretto l'invio di questa circolare può essere considerato un primo successo della campagna.

A risposta della circolare Federfarma queste le considerazioni del MNLF e della Confederazone Unitaria Libere Parafarmacie Italiane che hanno lanciato il "guanto di sfida" invitando i titolari di farmacia ad esporre il cartello predisposto per la campagna contro la dispensazione di farmaci senza ricetta medica

La campagna contro la consegna di farmaci senza la dovuta ricetta medica registra il primo successo: la Federfarma (sindacato dei titolari di farmacia) ha inviato alle organizzazioni territoriali una circolare ove ricorda i pochi casi in cui è possibile applicare il D.M. del 31. 3. 2008.

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane apprendono con soddisfazione la decisione di Federfarma d'inviare alle organizzazioni territoriali una circolare ove ricorda i casi in cui è ammessa la consegna di farmaci senza la dovuta ricetta medica e gli adempimenti necessari per la registrazione dell'atto.

Le due organizzazioni registrano questo fatto come un primo successo della campagna per la moralizzazione della professione di farmacista e sottolineano come sia del tutto evidente che questa decisione dei titolari di farmacia, al di là di pretestuose polemiche, sia ben presente e da tempo anche a questa organizzazione sindacale.

Per quanto riguarda le accuse di eccessivo "livore" che sarebbero alla base dell'iniziativa a seguito delle sentenze sfavorevoli alla liberalizzazione della fascia C, le due sigle ricordano di aver espresso più di un dubbio rispetto ai ricorsi formulati e che coerentemente a tale posizione non si sono costituite in sede processuale.

Tuttavia, è un fatto che i ricorsi siano stati appoggiati anche da titolari di farmacia proprietari di parafarmacia ed è altrettanto vero che le sentenze con le loro criticabili motivazioni non hanno risolto il nodo prettamente politico di una categoria ove continuano ad esistere forti iniquità e contraddizioni.

Per quanto riguarda le preoccupazioni relative alla tutela della privacy si vuole rassicurare Federfarma circa il rispetto dei diritti di tutti, ma allo stesso tempo si conferma la totale fermezza davanti a comportamenti che violano la legge  e mettono in pericolo la salute dei cittadini, diritto di natura superiore a quello della tutela della privacy.

Il nostro obbiettivo - concludono le due organizzazioni - è quello di tutelare i cittadini e la professionalità dei colleghi che si comportano correttamente, dietrologie di natura diversa non interessano. Per questo motivo invitiamo Federfarma a chiedere ai propri iscritti di esporre in ogni farmacia il cartello predisposto da questa campagna contro la consegna di farmaci senza ricetta medica.

CircolareFederfarmafarmacisenzaricetta.pdf

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