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22 ottobre 2018

Farmacisti: la strategia del pianto

Mai riassorbimento

"La coperta è corta" dice qualcuno richiamandosi alla cultura contadina e volendo rappresentare come con la stessa non si riesce a coprire contemporaneamente "collo e piedi".

Ebbene, nel settore della distribuzione del farmaco, la coperta non è solo corta, ma è anche "bucata", perché qualcuno si diverte a tagliarla  nottetempo attraverso la pratica della "strategia del pianto".

La "strategia del pianto" è una vecchia pratica borbonica, attraverso la quale ripetendo all'infinito un concetto, l'opinione generale si convince che ciò rappresenta la realtà e il regnante di turno mosso a pietà fa ciò che gli viene chiesto.

Le parafarmacie non sono in crisi e non ne chiudono 8 su 10, le liberalizzazioni non sono un fallimento.
Se così fosse non ci spiegheremmo gli aumenti di fatturato e la solerte attività dei monopolisti nel pronunciare la parola fine a questa esperienza positiva.
Chi afferma il contrario, Mandelli compreso, è pregato a fornire dati certificati ed incontrovertibili o tacere.

Certo, la situazione economica non è delle più rosee, ed esercizi che non ce la fanno o che sono in difficoltà ce ne sono, ma sfruttare queste situazioni, fisiologiche in un sistema di mercato, per difendere interessi di alcuni è veramente indegno. I farmacisti che hanno scelto la libera professione sono una risorsa per il SSN e la loro dignità va rispettata sempre.

Quanto alla rappresentanza numerica delle sigle " embedded" ci sarebbe da farci una risata su, ma siccome la cosa è seria, invitiamo le stesse ad essere più caute nel "sparare" numeri a caso anche perché i "mi piace" su Facebook non valgono.

In questo momento è necessario far comprendere a tutti i colleghi, anche quelli che non hanno una parafarmacia, che per bloccare un disegno ormai avviato di apertura del settore, si sta cercando con l'aiuto di una sparuta truppa, peraltro ingannata, di ipotecare il loro futuro. Il disegno è quello di far chiudere le parafarmacie, riservando a pochi, pochissimi eletti, un posto al sole, ovvero la farmacia. Qualcuno forse si rammenta del tentativo fatto nella scorsa legislatura di riassorbimento di alcune parafarmacie in cambio del blocco dei codici univoci, ebbene quel disegno inconfessabile, perché fallimentare, dopo un lungo restyling è ancora in piedi.

A questi signori bisogna parlar chiaro, il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane, insieme alle Associazioni che hanno condiviso le proprie forze per una posizione unitaria e maggioritaria in favore del libero esercizio della professione, a questo disegno si opporranno con tutte le proprie energie sino all'ultimo grado di giudizio di costituzionalità.
Per chi ha memoria annunciamo sin da subito che verrà applicato quello che noi chiamiamo il "metodo Onaosi" con cui da soli bloccammo per incostituzionalità il contributo forzato chiesto ai farmacisti italiani.

L'unica soluzione al fatto che la "coperta è corta" non è di continuare a tirarla da un lato o dall'altro, ma di sostituirla con una più lunga, ovvero aprire alla "farmacia non convenzionata e al libero esercizio della professione.

Solo rendendo il settore più equo e con pari opportunità a tutti sarà possibile voltare pagina e pensare ad un futuro professionale condiviso.
 

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