Il Ministro Adolfo Urso ha ragione quando afferma che l'approvazione del Ddl concorrenza è uno strumento utile per eliminare ostacoli regolatori al fine di modernizzare il Paese.

Tuttavia, bisogna vedere con quale coraggio si costruisce una legge e quanto si è disponibili a pagare in termini elettorali.

Ad affermarlo, il Presidente del MNLF, Vincenzo Devito, a commento dell'approvazione del Ddl concorrenza.

Infatti, continua Devito, non sembra che di coraggio il Governo ne abbia avuto tanto, quando ha avuto la possibilità di estendere alle parafarmacie alcuni servizi di semplice esecuzione che ne avrebbero diminuiti i costi. 

Servizi relativi all'esecuzione di Test Covid e streptococco, esecuzione di elettrocardiogrammi, holter cardiaci e pressori, analisi su sangue capillare per i principali parametri ematochimici.

Emendamenti al testo rifiutat, ritirati e bloccati dal Governo.

 

Tutto ciò, malgrado pochi giorni prima, proprio l'OCSE, avesse invitato l'esecutivo a eliminare obsoleti ostacoli proprio nei servizi.

Ma nulla può l'Ocse davanti all'opposizione di Gemmato e Bitonci alfieri interessati a difesa delle prerogative esclusive delle farmacie nei servizi.

Prerogative incomprensibili, visto e considerato che in entrambi gli esercizi si parla dello stesso professionista con la stessa laurea ed abilitazione.

Questa non porta alla modernizzazione del Paese, ma alla conferma di essere ancora una volta davanti alla difesa corporativa d'interessi particolari.