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09 giugno 2020

Decreto scuola

Estendere il bonus a tutti i professionisti della salute

Il "Decreto scuola" appena approvato contiene al suo interno (articolo 6 comma 2-bis) un provvedimento che  riconosce, giustamente, ai professionisti sanitari e sociosanitari che durante l'emergenza  epidemiologica hanno continuato a svolgere la propria attività nel Ssn i 50 crediti formativi annuali che sono richiesti dalla formazione continua. Il testo del provvedimento, tuttavia lascia fuori da tale "doveroso" riconoscimento diverse figure professionali e, in particolare, per i farmacisti, tutti i dipendenti di farmacia e tutti i titolari e dipendenti di parafarmacia.

Li lascia fuori, come in molti hanno già scritto, perché le farmacie, come indicato nel testo, non sono strutture accreditate, ma convenzionate, i dipendenti, essendo tali, non sono liberi professionisti e le parafarmacie non rientrano nei casi previsti.
Tuttavia, tutti i farmacisti sia quelli che operano nelle farmacie che nelle parafarmacie, hanno fornito il loro contributo prezioso e continuano a farlo, nella lotta alla pandemia, con un numero elevato di contagiati e di vittime. Ruolo riconosciuto dal fatto che come servizi essenziali sono stati sempre aperti in tutto il periodo del lockdown.

Purtroppo, non risolve il problema nemmeno l'ordine del giorno presentato dall'On. Andrea Mandelli, che pur impegnando il Governo a fare chiarezza, continua a produrre un generico riferimento a "tutti i professionisti sanitari e socio-sanitari che operano nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale", lasciando così nell'incertezza interpretativa le parafarmacie e non risolvendo il problema dei dipendenti laureati di farmacia.
Meglio sarebbe stato impegnare il governo perché l'allargamento fosse esteso a tutti i sanitari che hanno lavorato durante l'emergenza covid senza escludere nessuno.

Il Sistema Sanitario è un organismo più complesso di quello disegnato dai rapporti di convenzione o accreditamento, al suo funzionamento per tutta la pandemia hanno contribuito migliaia di professionisti non organici al sistema che ne hanno garantita la tenuta.

E' per tale motivo che il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane chiede alla Commissione Nazionale ECM di estendere tale riconoscimento a tutti i sanitari, indipendentemente dal loro rapporto ed inquadramento diretto o indiretto con il S.s.n.
 

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