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17 novembre 2025

Farmaci ansiolitici e benzodiazepine

Il Ministero della Salute renda obbligatoria la ricetta elettroncica

Il consumo degli psicofarmaci in Italia ha subito un progressivo aumento negli ultimi 10 anni.

Nel 2020, in seguito all’insorgenza della pandemia da COVID-19, è stato osservato un picco dei consumi sia nella popolazione generale che in quella pediatrica, i cui livelli non sono tornati ai valori pre-pandemici. (Fonte AIFA/Osmed).

La stessa AIFA dice che “la verifica periodica dei consumi e dell’appropriatezza prescrittiva degli psicofarmaci in Italia può contribuire a monitorare i consumi e lo stato di salute mentale della popolazione.”

Secondo il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, è diventato urgente dotarsi di strumenti che permettano un monitoraggio costante e accurato del consumo di ansiolitici e, in particolare, delle benzodiazepine. Una parte significativa delle dosi circola infatti al di fuori di un reale controllo medico e sfugge ai meccanismi ordinari di prescrizione.

Eppure, lo strumento per controllare efficacemente questi farmaci esiste già: la ricetta elettronica dematerializzata. Renderne obbligatorio l’utilizzo per benzodiazepine e ansiolitici significherebbe limitare drasticamente le falsificazioni, ridurre gli abusi e garantire un controllo completo delle prescrizioni e dei consumi.

Con la tracciabilità digitale, sarebbe impossibile consegnare questi farmaci senza una prescrizione valida: l’incrocio tra ricette elettroniche, dispensazioni e acquisti renderebbe immediatamente visibili eventuali irregolarità.

Dal 1° gennaio di quest’anno, la legge di bilancio 2025 (legge 207/2024, art. 1, comma 317) stabilisce in modo chiaro che tutte le ricette mediche devono essere emesse esclusivamente in formato elettronico. La norma vale sia per le prescrizioni a carico del SSN, sia per quelle a carico del cittadino, le cosiddette “ricette bianche”. Di conseguenza, l’obbligo riguarda anche tutti i farmaci ansiolitici, benzodiazepine comprese.

Come ha ricordato il Prof. Maurizio Cini (Presidente ASFI), “è arrivato il momento di applicare ciò che la legge già prevede, attraverso un provvedimento ministeriale attuativo con tempi certi, e con analoghi interventi da parte delle regioni nei confronti di medici e farmacisti.” Se ci sono problemi di sincronizzazione dei sistemi operativi in uso ai medici questi vanno risolti immediatamente, e non sono una giustificazione.

Per il MNLF questo è il passaggio decisivo per verificare la reale volontà di tutte le parti coinvolte nel contrastare l’uso inappropriato di questi farmaci e il fenomeno delle ricette false. Chi sceglierà di non adeguarsi o di ostacolare il processo se ne assumerà interamente la responsabilità.

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